mercoledì 23 gennaio 2013

Corona


Tra due giorni ho un esame e ancora devo finire il libro.
Ma quando accadono certi fatti non si può davvero rimanere indifferenti:
Corona s'è costituito.

Capite. Si è costituito. Non l'hanno catturato mentre a bordo di uno Yacht battente bandiera dei pirati fuggiva per l'Atlantico dopo esssersi reinventato predone. No, s'è costituito. Come un mafiosetto qualunque.
Ma dico io, ma che si fa così?
Si distrugge un immaginario collettivo fatto di serate in discoteca, droga, Sara Tommasi e soldi in questa maniera?

Il fatto è che io, Fabbrì, mi rivedo in te.
Non so perchè...
Sarà che ci accomuna l'uso spregiudicato del gel, le giacche dal taglio sartoriale, la passione per le belle donne... ma io ti sono vicino.
Ti dirò di più, ti invidio pure. Perchè te sei più matto de me.
Roba che a me la multa per l'inversione ad U all'imbocco del parcheggio della Crai m'è costata l'uso forzato della Peg-Perego di mio cugino di 5 anni, tu invece, col foglio rosa, te la scoattavi in Ferrari contromano al confine con la Svizzera. C'hai più stile, Fabbrì. Che ti devo dire.
Vuoi che tu, ai domiciliari, tiravi dal balcone le mutande ai tuoi fans, io se non separo i boxer dagli slip, mia madre me li fa raccattare per tutta casa. C'è chi può e chi no.
A te, tre quarti delle fighe della tivù ti vengono a portare le arance al gabbio, a me, Nonna Lidia mi porta su casa la spremuta che mi fa tanto bene, quando sono recluso in camera mia a studiare per gli esami.

Corona non perdona. Bravo, Fabbrì, dici bene.
Li devi ridare tutti gli schiaffi che la vita t'ha dato.
Perchè quando uno esce di galera e si ritrova su tutti i giornali manco avesse vinto un nobel per le neuroscienze, non è mica piacevole.
Perchè quando uno delle Iene ti viene a dire che sei un cattivone, non è mica bello dover chiamare sul cellulare un prefetto dello Stato e intimargli di venire di corsa al baretto di Via Monte Napoleone per dire al mondo che sei un mattacchione sì, ma che stai rigando dritto, roba che Schettino che chiede alla Magistratura di riconoscergli giustizia per l'ingiusto licenziamento dalla Costa Crociere, è un principiante che manco i pedalò ad Ostia gli faresti guidare per l'ardire della richiesta.
C'hai ragione, Fabbrì. Fai bene.

Ma, dico io, che te costava tenere duro un altro poco?
Ce sei andato pure dalla Toffanin a dire che ti bombi di Viagra che manco Berlusconi alle sue cene eleganti.
E dai, questa non me la dovevi fare.
Passi che ti sei fatto ingravidare la ragazza durante un passo a due di Garrison, ce devi sta, Fabbrì, del resto quante volte ce lo siamo detti che una seria e morigerata come la Moric era difficile da trovare?!
Passi che te sei fatto querelare dalla D'Urso che quella c'ha una parola buona pure per Zio Michele ed un'intervista cuore-a-cuore l'ha negata solo a te ma tanto stai sereno che lei, a 20 anni, come minimo s'è presa la candida da Vasco Rossi.
Passi pure il rap futuristico che hai inciso vendendo meno copie delle tagliatelle di Nonna Pina ma bisogna pure dire, a tua discolpa, che un tale Carta Marco ha vinto il festival della canzone italiana seppur sia ormai unanimamente accettato da tutta la comunita scientifica, che certe capre d'alpeggio cantano meglio di lui.

Però, Fabbrì, però!!! Ma che se fa così?
Ci si costituisce dopo soli 4 giorni? Ma Rosy Abbate non t'ha insegnato niente niente?
E poi, dico io, dove sei andato ad infognatte? a Lisbona. Ma che te sei impazzito?!
Ma che ce sta Fabbrì, a Lisbona?! Io ci sono andato in quarto ginnasio al camposcuola a Lisbona ed io, la cosa più trasgressiva che ho fatto, è il BrucoMela a Gardaland e t'ho detto tutto.
Uno ti immaginava a Carracas come minimo nel ramo della distillazione illegale di super-alcolici o, te la butto lì, a riorganizzare le fila dei Talebani.
Ma a Lisbona no. Roba che era più appropriata Sara Tommasi a Medjugorie.
Ma che ci facevi li?

Perchè non ti sei rivolto a Carlà Bruni?
Quella ha estradato il brigatista Cesare Battisti, vuoi che una mano o come minimo un'impegnativa per un appuntamento da un chirurgo per farti cambiare i connotati non te la trovava?
Ma dico, Fabbrì.
Altrimenti, che ti costava fare una whatsappata a Nicole Minetti che quella dagli States t'aiutava sicuro, s'è presa cura della nipote di Mubarack, vuoi che t'avrebbe negato asilo, a maggior ragione che nel sangue c'hai più Viagra che inchiostro per tatuaggi?!

Oramai è tardi per i se e per i ma, non servono più a niente, soprattutto se, come sospetto, ignori la consecutio temporum.
Accetta il tuo destino, fatti forza: 3 serie da 30 ripetizioni su panca piana, se la branda regge, va bene pure quella.
Non ti abbattere. Non cedere alla tentazione di fare gesti inconsulti: la lacca se non ti fai il relax per più di 3 mesi, non tiene e il Cruzer 4 al massimo ti regola la barba effetto quattro giorni per il petto ce devi andà giù de ceretta o al massimo de Bic, vedi se riesci.

Quando t'affacci dalle sbarre di San Vittore, ricordati che il cavallo dei boxer lo voglio comodo.
Avvertimi quando cominci coi lanci d'intimo, Sto già li.

Bella, Fabbrì













lunedì 24 dicembre 2012

Sirene



A me il Natale piace con tutti i suoi pregi e i suoi difetti: dalla famiglia che si riunisce alle sfrenate corse per i regali dell'ultimo minuto.
Il Natale è casa, parenti, teglie di cannelloni, tombole e mandarini.

Il Natale sono io che sbaglio sempre regalo per mia madre, la messa di mezzanotte ogni volta troppo lunga per la mia poca pazienza, i miei imbrogli a sette e mezzo, quelli a briscola, i traffici sotto banco (sempre miei) al mercante in fiera, le mie mangiate colossali, i rimproveri che faccio a tutti per per non avermi fermato dal mangiare la terza porzione di cannelloni, le colazioni col pandoro giusto per non arrivare troppo affamati a pranzo...

Certo, un pò mi manca Babbo Natale, queste dei 20 anni sono festività un pò strane: il Natale non lo si riceve più del tutto, essendo ormai cresciuti ma nemmeno lo si dona completamente, non avendo ancora dei marmocchi propri che girano per casa!

Spero che il mio maschietto non abbia paura delle sirene delle macchine!

                                                    Auguri da me e dal baby Filippo!

                                                                  



lunedì 3 dicembre 2012

Cessi


E' da un po' che non scrivo e nell'attesa che la mia lezione di Marketing cominci, ho deciso di postare qualcosa per evitare che queste pagine digitali si riempano di polverosi bit.

A proposito di Marketing, l'altro giorno ho dovuto consegnare un progetto che prevedeva che ognuno di noi studenti preparasse un ipotetico spot per pubblicizzare una crema viso da uomo.
Quando il professore ha visto la mia proposta, mi ha dato come voto una A-- perchè riteneva che la mia idea per lo spot fosse troppo maschilista e fallocentrica.

Spero non abbia notato il tic nervoso impossessatosi del mio occhio destro, stile pazzo, mentre cortesemente..., gli rispondevo che ovviamente lo spot avrebbe dovuto essere maschilista essendo un prodotto per uomini, e perchè no, pure fallocentrico dal momento che se uno decide di comprarsi una crema super idratante, anti stanchezza, opacità e occhiaie mandando a farsi benedire il cliquè che l'omo ha da puzzà, non lo fa di certo per* aiutare i negretti poveri dell'Africa (*sul momento ho preferito dire 'propositi umanitari') ma vorrà pure** che qualcuna gliela dia come non ci fosse un domani (**qui ho ritenuto più opportuno parlare di 'suscitare interesse, probabilmente non intellettuale, sull'altro sesso').

Al che il professore ha risposto qualcos'altro che non ho colto perchè ero troppo impegnato a bearmi della risata della classe e degli scroscianti applausi da parte dei miei colleghi maschi.
Ha poi aggiunto che a quel punto, già che c'ero, avrei potuto pure aggiungere dei messaggi subliminali per condire il tutto.
Sarei dovuto inorridire al solo pensiero del subliminale, almeno questo si aspettava il professore, invece me ne sono uscito con qualcosa del tipo: "Ah, non ci avevo pensato".
E giù altre risate e applausi.
Fosse stato per me, saremmo andati avanti ancora a lungo se non che la mia saggia amica della prima fila mi ha repentinamente ricordato che all'esame il metodo di valutazione non prevede l'applausometro.

Adesso, io vorrei dire al professore per il quale, continuando di questo passo, diventerei solo un Marketing Manager mediocre, che si sbaglia e che molto probabilmente invece, sarei già stato assunto ad interim dalla Bref, una delle più grandi multinazionali al mondo.
Navigando su internet, mi sono imbattuto in questo spot che fa del sesso la molla per spingere all'acquisto di un prodotto che di sexy ed ammiccante non ha proprio nulla! E' semplicemente sesso fine a sè stesso.
Il Marketing Manager che lo ha scelto come spot ci ha visto lungo: il video ha gia totalizzato più di 2 MILIONI di visualizzazioni sul canale ufficiale.
Dateci uno sguardo così da farle aumentare ancora un pò: ho intenzione di mostrarlo al professore durante la lezione di oggi.
Ah, visto che non mi piace vincere a mani basse, ne ho scelto uno femminista e vaginacentrico, sono assolutamente per la parità dei sessi, ben vengano anche gli uomini oggetto!
Avrò questo 30, in un modo o nell'altro!!!


sabato 15 settembre 2012

Fantaghirò


"Se la Bivone canta, Valerio Scanu ha vinto Sanremo e David Guetta remixa i successi di quelle più bionde e lisce di lui, perchè io non posso incidere un pezzo?"

Questo è quello che deve aver pensato Anna dello Russo mentre, in gran segreto, lontana dai suoi amici fashion, s'ingozzava di orecchiette con le cime di rapa sotto il caldo sole ferragostano della sua Puglia che mai avrebbe dovuto abbandonare.

Se infatti i suoi conterranei, valigia di cartone alla mano, scelsero di emigrare al Nord in cerca di lavoro e in fuga dalla mentalità ristretta, la nostra Anna, finta Birkin al seguito, era invece alla ricerca di un outlet e di una bravo dietologo perchè allora, parliamo del 1949, il suo vitino anzichè di vespa era di calabrone, complice la cucina di mammà, adorabile donna pugliese che considerava la moda Sasch pura avanguardia.

 

 

Sono sicuro che la cosa deve essere andata così: solo una brutta intossicazione estiva, un badget low-cost come quello di H&M e un Canta-Tu con le pile non troppo cariche possono aver partorito "Fashion Shower" .
 
Il testo è indubbiamente di Mogol: alcuni passaggi ispirano dissertazioni e moti dell'animo come nemmeno il Pulcino Pio e il miglior Bieber pre-pubertà sanno fare.
Testo alla mano, cito fedelmente alcuni passi perchè parafrasare mi sembra riduttivo:
 
"Fashion is my alfabeth"
E non stento a crederlo, cara Anna e lasciami pure dire che se parli come mangi, cioè niente, stai messa maluccio come uno che abbina le righe con i quadretti!
Mi domando come tu possa avere a che fare con Vogue Japan: ordinare sushi e poi vomitarlo nella toilette non facilita l'apprendimento della lingua, ne sono quasi sicuro!
 
"I'm the guardian...of fashion"
Interessante la pausa fra 'io sono la guardiana' e 'della moda', crea un'avvincente suspance culminante in un inaspettato colpo di scena: esistono pure le guardiane dei servizi igienici e dei bovini, t'è andata di lusso.
 
"Fashion is always uncomfortable, if you feel comfortable you never get the look!"
Che tu non ti senta comoda, Anna, lo si capisce da come balli, in confronto la Pelligrini a Sanremo ha ballato la break dance.
 
"Wearing night clothes in the daytime is unexpected!"
Ah, si?
 
"Wear coat as a dress!"
Anche i maniaci che spuntano da dietro i vicoli e si mostrano come mamma li ha fatti, lo fanno.
Sparane un'altra!
 
Ed infine conclude con "You need the fashion shower!"
Non sò perchè ma suona molto come il trattamento nazista "Alle docce!"
Anna, fa' 'na cosa: fattela te una bella doccia fredda che ti riattiva le sinapsi e poi con tutto quel vestito di pelle sintetica, hai sudato sicuro!
 
Spero, quando sarò padre, di non vedere mai mia figlia (ho sempre immaginato che avrò tre figli, due maschi ed una femmina) ascoltare robe del genere, magari cantate da quelle che oggi fanno il bagno in una vasca ricolma di lattuga...
Mi auguro piuttosto che la mia piccina somigli a sua madre che immagino, a meno di non essermi rincoglionito nel frattempo, di uno stampo decisamente diverso, più simile ad una moderna Fantaghirò.
Avete presente? Quella che vestita da brava principessa era la più figa di tutte ma che, non appena c'era bisogno, si tagliava i capelli e, altrettanto figa, spaccava il mondo con la bisaccia di pelle (altro che Birkin!) e la spada! Da una donna così, io, come il più cretino dei Romualdo (diocaro, però quanto era idiota!), mi farei salvare!
 
Ora che ci penso però, salvato Romualdo e rimessi i panni di principessa, i capelli le ritornavano immediatamente lunghi! Vuoi vedere che aveva le extension?!
 
 
 

lunedì 30 luglio 2012

Pattinson

Ci sono cose che non ci si aspetterebbe mai accadessero come, ad esempio, Luca Giurato campione olimpico di scioglilingua, Buddy de "Il boss delle torte" che cucina un ciambellone, Manuela Arcuri che recita, la Marcuzzi stitica, la Minetti vergine o io che rinnego Giovanni Dio-ti-benedica Rana.



Eppure, alle volte, cose che ci sembrano impensabili accadono: "Pasa a Fastweb!" ci dice, battendosi fiero il taschino, George Clooney ricordandoci che sì, più in basso di stare con la Canalis si può;
succede pure che Renzo Bossi si laurei in Economia facendo 29 esami in un anno e mezzo in lingua albanese e perchè no, un presidente del consiglio che, con buona pace sua e nostra, dovrebbe stare già da un pò, vista l'età, accampato a Villa Arzilla a mangiare Pan Bauletto e Nonno Nanni, può decidere di patrocinare attività preagonsitiche femminili quali le gare di burlesque, manco fosse la Von Teese.


E così ecco la cosa che nessuno, me compreso, si aspettava: ho deciso di scrivere a Robert Pattinson.

Ebbene sì, se il nonno di Andrea Montovoli può scrivere alla redazione di DiPiù per dire che non vede l'ora che il nipote gli presenti Emma Marrone (ho frequentato molte sale d'attesa ultimamente), io posso impugnare penna e calamaio e mandare questa missiva a Pattinson e, tenendo conto che a 10 anni ho spedito una cartolina a mia nonna all'indirizzo 'una traversa di Viale Parioli' ed è giunta a destinazione, ci sono buone possibilità che 'questa mia' gli arrivi pure.


E allora comincio:

Caro Robert Pattinson,

con te voglio essere sincero fin da subito: fosse stato per me, le nostre strade non si sarebbero MAI incrociate come Di Pietro e il congiuntivo.
Quando Lord Voldemort ti ha ucciso ne "Il calice di fuoco" , se devo proprio dirla tutta, non mi è dispiaciuto affatto, anzi ho pensato che, nel tuo caso, morire sia stato preferibile visto quanto fosse brutta Cho Chang.

Avrei ignorato, perdonami, ben volentieri i tuoi trascorsi da vampiro in Twilight se non fosse stato per la ragazza con cui stavo all'epoca dell'uscita del film che, qualora non l'avessi portata al cinema a vederti, minacciò che stringerle la mano sarebbe stata la cosa più erotica che avrei fatto con lei da lì all'eternità.

Scusa se al tuo: "Noi vampiri luccichiamo al sole" ho pensato per un attimo di far saltare in aria il cinema come i turchi col Partenone anche se, converrai con me, la scena dello scontro finale con tanto di rimessa in posa del parquet stile fai-da-te del Leroy Merlin, era per stomaci forti!

Forse porti pure un pò sfiga visto che, poco dopo, sono tornato single ma temo che ad incrinare il rapporto sia stata la mia risposta al suo:
"Ti è piaciuto il film?"
ed io: "Si, abbastanza... è tipo la trasposizione cinematografica di Buffy, no?"

Ma non è per questo che ti scrivo e neanche perchè devo smaltire il troppo caffè zero che mi tiene ancora sveglio.

Ti scrivo per dirti GRAZIE!
Grazie, perchè  facendoti sparare un cornino dalla tua Kristen,  finalmente hai fatto capire al mondo che non solo gli uomini tradiscono!

Se la Santarelli ha unito tutto il genere femminile mostrando una smagliatura spessa come un pelo pubico, tu, nella versione cervo a Primavera, dimostri che pure i sex symbol, osannati dalle ragazze di tutto il mondo, in fin dei conti, sono soggetti alle sventure di noi comuni uomini mortali!

Grazie, infine, perchè hai messo a nudo quello che tutti noi uomini sappiamo, molto in fondo, di essere: dei cretini!
Eh si, Rob (posso chiamarti cosi?), è la verità!
Ma guardati: tu che avresti potuto, inciampandoci sopra, fidanzarti con una Olsen, rimorchiare ad una cerimonia di circoncisione l'ebrea Mila Kunis, consolare per il matrimonio fallito, facendo la spola dall'una all'altra, Katy Perry e Demi Moore, tu, che hai il potere sugli ormoni di milioni di donne come nemmeno Persona, l'anticoncezionale femminile, che fai? Ti metti con questa Kristen, una che ha la gioia di vivere della Vezzali che si vede sfumare la medaglia d'oro alle Olimpiadi, la profondità di una sceneggiatura di Moccia, il carisma di Barbara di "Paint your Life" ed è sexy come la Pellegrini che fa stretching nella pubblicità dei Pavesini...

E mentre lei si scusa con un comunicato stampa che ha la credibilità delle proposte di legge della Carfagna, tu che fai? Raggiungi la Hilton ad Ibiza per dare il cambio a Balotelli? Ti accordi con Corona per vendicarti con una finta paparazzata?...NO! Tu fai i bagagli col cuore pieno d'angoscia come un gieffino qualunque che è stato mandato al televoto...
Soffro, ti giuro, ad immaginarti solo nella tua baretta di velluto rosso mentre, stringendo il cuscino, canti straziato 'Bella' stronza del grande Masini..

Daje Rob, sono con te!
Se ti serve qualcosa chessò un pettine, del sole, un piatto di 4 Salti io ci sono eh!

Per salutarti, voglio chiudere questa mia missiva con una perla di saggezza prima che George Leonard me la rubi: alla categoria di noi uomini giova più uno come te, Pattinson, che 100 Di Martino!



venerdì 13 luglio 2012

IronMan


Maria Montessori diceva che "ogni bambino è un adulto in potenza" ovvero il cucciolo d'uomo non è semplicemente un sarchiapotto da "vola-vola" intellettualmente valido solo come astro solare del mondo dei Teletubbies ma invero, il bambino, dentro al suo pagliaccetto, ha già sviluppate tutte le caretteristiche dell'adulto che sarà.




I bambini, insomma, sono degli adulti nani.
(Abbiate pazienza: agli esami avevano detto che la Montessori era facoltativa e l'avrebbero chiesta solo a chi l'aveva sulla mappa concettuale. Ho dato più spazio agli idealisti!).
Questo significa che il vostro compagno di classe che mangiava la Coccoina, con ogni probabilità, lo sta ancora facendo, magari in compagnia di quello che dei fazzoletti proprio non ne voleva sapere, ma vuol dire anche che le inclinazioni che tutti noi avevamo da bambini possono essere spia di futuri nostri  atteggiamenti.

Basta pensare al piccolo e precoce pastorello Giotto che, parcheggiati gli ovini in seconda fila, preso un rametto con punta di diamante, incise su un masso la celebre pecora con la facilità con cui, noi comuni mortali, stampiamo il sorriso di mozzarella su un sofficino Findus.
E che dire di quel Gesù che fa quasi infartare la povera madre scappando di casa, non per andare in piazzetta a scambiare le figurine dei Gormiti ma per occuparsi delle cose del padre suo, in seguito capirono che non parlava della commessa di sgabelli in legno fatta a Giuseppe il mese prima...



Cara la mia Montessori, se è così allora i' sto nguajatt assaje, perchè io, da bambino, ero proprio strano ma non sapevo quanto fino ad oggi, giorno del ritrovamento di un filmato di cui ignoravo, me misero!, l'esistenza...
Ma andiamo con ordine.
 Avrei già dovuto sospettare che qualcosa non andava dai ripetuti e documentati stati di ipnosi in cui cadevo all'età di 1 anno e mezzo: la chiamano trance da Topo Gigio.
Eccovene un esempio:


(mia mamma voce fuori campo)

Quel topo aveva un'influenza diabolica sul piccolo me: credo che, se me l' avesse chiesto, avrei venduto mia sorella e tutta la famiglia per un pò di Emmental!
Mi regalarono pure un pupazzo di Topo Gigio che, se si premeva la manina destra, diceva: "strapazzami di coccole", quando invece gli premevo la pancia, gli si illuminava la testa.
Un giorno lo abbracciai così forte che la testa si staccò e, rotolando per terra, uscirono fuori tutti i fili elettrici: ne rimasi terrorizzato e così, per anni, rimasi in attesa di un nuovo idolo, Giovanni Rana.


Un'altra mia insana passione era l'acqua tanto che mia madre doveva chiudere tutti i bagni di casa perchè, in un modo o nell'altro, trovavo sempre il modo di aprire i rubinetti.
Qui sono in un albergo con i miei:

               
                               (mamma filma, l'uomo è mio padre)                         


Da qui in poi, vi avverto, è un crescendo di stramberie come il fatto che, appena mi veniva fame, io fingessi di mangiare immaginando di reperire cibo negli oggetti più impensati.
Qui mi sfamo nel porta batterie della videocamera:



(Che buono! ma cosa stai facendo? La pappa!)


Nonostante abbia fatto atletica per un pò, sono sempre stato una schiappa nel fare le capriole, qui sotto si capisce il perchè...
Avevo anche la fissazione per le scarpe degli adulti ma la vera stranezza che stupì tutti, dalla maestra d'asilo al pediatra, era decisamente un'altra: per addormentarmi battevo ripetutamente la testa sul cuscino cantandomi una nenia finchè sfinito (dalle troppe capocciate?) mi addormentavo, nessuno è mai riuscito a cullarmi!
Weirder than weird:


                                (La donna bionda è mia zia)                            
                                                                  

Questi video già li conoscevo.
Oggi invece, come vi dicevo, ne ho scoperto uno inedito che ha contribuito a chiarire un fatto che non capivo:




Anche questo video l'avevo già visto ma non mi sono mai spiegato una cosa: mia madre sta filmando il compleanno di mia sorella ed io mi avvicino a lei per dirle che voglio qualcosa (Dio?!?) e lei risponde: "cosa vuoi? Il ferro?"
Non riuscivo a capire cosa volesse intendere mia madre, anche perchè, in gergo, il ferro sta per "arma tagliente pè andà a fà casino allo stadio o pè fà capì in giro che la pischella mia è mia"
E dunque, quale madre potrebbe proporre ad un figlio, di un anno e mezzo, di munirsi di un oggetto contundente?
E soprattutto, col ferro, quali esecrande ingiustizie avrei dovuto punire? Al nido m'avevano rubato il pongo?
Non l'avevo mai capito ma non ho dato peso più di tanto alla cosa nè mi è mai venuto in mente  di chiedere spiegazioni a mia madre, poi, oggi, complice la voglia di non fare niente, ho trovato un video che ha chiarito tutto...ed aperto la porta sull'abisso.
Cose dell'altro mondo:


                                                     
                                                     

Capite?
Ho stirato! Ho stirato! Stiratto! Stiratto!
Nemmeno i bambini che lavorano alla Nike nel terzo mondo tengono così tanto a dire al padrone di aver lavorato!
La trance da Topo Gigio, la sindrome da idraulico, il sonno auto-indotto a suon di capocciate, i deliri da crampi di fame sono nulla a confronto!
Sapevo che a 3 anni ero caduto nel baratro dei call center, parlando ore al telefono con i Puffi e isolando per interi pomeriggi l'utenza telefonica ma MAI avrei creduto di aver avuto una passione travolgente per i ferri da stiro!

Anche oggi emerge un insegnamento prepotente: non ci si conosce mai abbastanza!
E pensare che il mio supereroe preferito era Superman!
Da oggi, mi tocca passare ad IronMan, l'uomo di ferro...si, da stiro!













lunedì 9 luglio 2012

Saldi

Ci sono cose che una donna sa, che sente nel profondo, ancora più intimamente del ciclo della sua migliore amicaanche perchè, è arcinoto, che le vere amiche hanno il ciclo in sync, comunque dicevo, c'è un sapere che si tramanda di madre in figlia e, no, non sto parlando della  ricetta della segreta mistura a base di acqua di Lourdes e fanghi d'alga Guam per combattere gli inestesismi cutanei, bensi sto parlando dei SALDI. Se c'è una cosa che una donna sa è quando iniziano!


 Al genere maschile è ignoto l'algoritmo in base al quale tale data venga scelta: alcuni sostengono che, un pò come la Pasqua, dipenda dalle fasi lunari, anche in accordo con la mitologia per cui la ceretta, fatta con la luna piena, dura più a lungo, il che non è un male consentendo alle Menadi dello shopping di provare  vestiti senza odiose ricrescite...
Per altri invece, la data è fissata a partire dal secondo shatush (ho dovuto googlare per scriverlo giusto) trimestrale di Chiara Ferragni per la scelta del mese e dalla conta degli improbabili boccoli del suo fidanzato, per il giorno.

Fate vostra una delle mie accreditatissime ipotesi, fatto sta che le donne, con un margine d'anticipo da fare invidia anche ai Maya, hanno già annotato la fatidica data dei saldi sull'agenda e sincronizzato tutti i loro orologi in base l'orario d'apertura di Zara, che assurge pro tempore alla funzione di meridiana fondamentale, supplendo a Greenwitch, ritenuta obsoleta per la misurazione del tempo in periodo di sconti.



Poveri noi, quando arriva il giorno dei saldi!!!
Perchè si sa, noi maschi non capiamo mai nulla di moda, ma le donne, quando vanno a fare shopping, vogliono sempre un parere dal loro fidanzato/fratello/amico non fosse altro perchè, almeno nelle prime due opzioni, a mettere mano al portafogli siamo spesso noi!

Prima di portare una donna all'altare, un uomo deve averla vista, almeno una volta, fare la ressa da H&M!
Perchè le donne, in periodo di saldi, cambiano carattere con la velocità con cui Sara Tommasi è passata da laureata alla Bocconi a pornodiva strategista bancaria reduce da un incontro alieno del quarto tipo stile Liz del CrashDown.



Te la ricordi tenera e gentile e ti ritrovi, in fila per i camerini, una Xena prima maniera, quella cattiva
che ammazzava donne, centuari e bambini e se la faceva, anzichè con Olimpia, con Marte.

 


Ti domandi se a calcolare il prezzo al netto del tasso di sconto considerando l'ulteriore 10% in meno per via della Coin Card, sia ancora la tua ragazza o una provinante di Tutti pazzi per la spesa di RealTime.




Te la immaginavi una Kate Middleton tutta pudicizia e bon-ton e la scopri invece, Floriana Secondi inside mentre, per non perdere tempo, s'è infrattata dietro il banchetto tutto a 5 e ti urla, spogliandosi, che je devi portà 'na small che nella large ce n(u)ota!



Alla fine, sommersi da talmente tanti pacchi che perfino la dea Kalì esclamerebbe un mistico 'ecchecazzo!', ci rincuoriamo dicendoci che presto la giornata finirà, finché lei ci fa tremare i polsi all'odissiaca maniera con una sola parola: 'Valmontone', che dal nome potrebbe sembrare un allevamento dedito all'implemento delle razze ovine ed invece no, per l'uomo medio, è una sorta di Babele, solo che qui la mescolanza non è di lingue ma di griffe di moda...

Ma da tutta questa sofferenza emerge prepotente un insegnamento (patos matei dicevano i Greci!): per quanto noi uomini possiamo crederci fighi, la felicità di una donna non la faranno mai i centimetri nei nostri pantaloni ma quelli che porta sotto i piedi!